
La cavalcata della GenAi non accenna a fermarsi, anzi: con il diffondersi delle piattaforme e dei servizi, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale si diffonde e diventa sempre più pop. Con le relative preoccupazioni derivanti dai consumi legati alla “moda”. Per capirci meglio, partiamo da questi ultimi: secondo dati diffusi da Schneider Electric, l’uso di software di GenAi ha messo assieme 100 milioni di utenti in meno di due mesi, un risultato raggiunto dal Web nel corso di 7 anni. Tempi diversi, abitudine al digitale del tutto differente: risultato? Oggi siamo al 13%, entro 5 anni si arriverà oltre il 35% - ma altre ricerche parlano del 50% - del totale dell’energia dei data center spesa per far “ragionare” i modelli di Ai. Complici dell’umano, le macchine stesse: l’Iot, cioè dispositivi autonomi collegati alla Rete, che richiedono sempre più scambio di dati “intelligente”. Serve un cambio di marcia sulla produzione (che dev’essere sostenibile), ottimizzazione e utilizzo dell’energia.
La conferma, dovesse servirne una, arriva da un’altra ricerca, molto interessante, sull’utilizzo della GenAi in Italia. Dal dato energetico, passiamo a quello umano: secondo Comscore, con maggio 2025 sono arrivati a 13 milioni gli italiani che su base mensile utilizzano un qualche servizio di GenAi. Si tratta del 28% della popolazione che naviga su Internet ogni mese. La piattaforma più cliccata? Ovviamente ChatGpt, impiegato ogni mese da 11 milioni di italiani, con un tasso di penetrazione tra i giovani piuttosto interessante: il 44,5% nella fascia d’età 15-24 anni, il 34,3% in quella 25-34. Il tasso di crescita della fruizione nei primi quattro mesi del 2025 è aumentato del 31% in termini di numero di utilizzatori, e del 51% in termini di tempo medio speso. Le cause di questo successo? La novità, l’utilità. E la viralità dell’argomento, in ogni contesto ma ovviamente con quello social a dettare legge: nei primi tre mesi dell’anno il report ha registrato una crescita del 699% nelle visualizzazioni dei video legati all’intelligenza artificiale, con un aumento delle interazioni pari al +233%.