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Ambiente

Al lavoro, in funivia

14 Luglio 2025
Federico Cella e Michela Rovelli

Ingombro tutto sommato ridotto, design senza barriere e anzi piuttosto glamour, i costi in certi casi infinitamente inferiori rispetto ad altre soluzioni. E anche un prezzo di gestione inferiore, in termini di consumo energetico ma non solo: anche in termini ambientali siamo sugli standard più alti. Stiamo parlando delle funivie, sistema di trasporto piuttosto antico e da anni studiato per le salite e risalite in montagna e che ora sta rivivendo una giovinezza all’interno degli ambienti cittadini.

Dal Giappone agli Stati Uniti – ma certo, passando dall’Europa: a Barcellona, per dire, dal 2007 c’è la teleferica del Montjuïc – sono diversi i servizi di cabinovia attivi nelle città del mondo. Ma per chi volesse seguire un’inaugurazione piuttosto affascinante, l’appuntamento è per l’autunno 2025 a Parigi, quando entrerà in funzione la tratta pubblica Câble C1 ossia la prima linea di funivia della città. Lo scopo è quello di affiancarsi alla linea metropolitana 8, quella che collega la periferia sud della città, tradizionalmente più che congestionata (90 milioni di passeggeri all’anno): la C1 comprende 5 stazioni che collegano la città di Créteil con i comuni di Limeil-Brévannes, Valenton e Villeneuve-Saint-Georges in 18 minuti. Sarà un sospiro di sollievo per i pendolari: i tempi di percorrenza casa-lavoro-casa dovrebbero diminuire drasticamente. L’impianto ha centocinque telecabine da 10 posti ciascuna, una portata oraria di 2.000 persone per direzione, una lunghezza di 4.500 metri e una velocità di 6 metri al secondo. Le aree che circondano le stazioni della funivia saranno riqualificate con parcheggi per biciclette - le auto qui sono fuori dai giochi -, percorsi pedonali e fermate degli autobus. 

Venendo all’Italia, saltati tutto i progetti di trasporto funiviario a Milano - da quello anni ’50 piazza Diaz-Centrale-Cadorna al più recente targato Expo 2015 -, la sfida al prossimo tratto urbano sospeso è tra Genova e Trieste, con i friulani in netto vantaggio: la prima pietra dovrebbe essere posata già a settembre e darà il via alla costruzione di un trasporto pubblico per gestire l’accesso nord alla città. Quello da e verso la Slovenia per intenderci, sempre drammaticamente congestionato. Una volta completata l’opera, sarà possibile lasciare l'auto a Opicina e raggiungere il centro città in 12 minuti. L'opera dal costo di 62 milioni di euro è già interamente finanziata e prevede due sottolinee (la Opicina – Bovedo di 2260 metri e la Bovedo – Molo IV di 2548 metri). Le cabine avranno una frequenza di 20 secondi l’una dall’altra e una capacità di 1800-2400 persone/ora.