Quali lavori si salvano dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale di ChatGpt?

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Sviluppo tecnologico e innovazione

Quali lavori si salvano dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale di ChatGpt?

17 April 2023
Federico Cella, Michela Rovelli
Fonte immagine: Unsplash

ChatGpt e le intelligenze artificiali generative, in grado di creare testi e contenuti creativi e originali, rappresentano una rivoluzione. E non solo perché cambieranno inevitabilmente il nostro modo di raccogliere informazioni – i motori di ricerca andranno in pensione? – ma perché trasformeranno intere professioni. C’è da temerla? No, c’è da studiarla, capirla e imparare a utilizzarla. O almeno, è così per la maggior parte di noi perché l’80 per cento delle professioni avranno almeno un qualche tipo di impatto sulla loro routine lavorativa proprio grazie alla diffusione dell’intelligenza artificiale generativa.

Lo dice uno studio dell’università della Pennsylvania, redatto insieme ai ricercatori di Open AI, la società che ha creato ChatGpt. Secondo questa ricerca 8 lavoratori su 10, negli Stati Uniti, vedrà trasformare almeno un decimo delle proprie mansioni nei prossimi anni. Mentre il 20 per cento subirà stravolgimenti radicali. Le professionalità più esposte sono i matematici, i preparatori fiscali, gli analisti finanziari, gli scrittori o autori e i progettisti di interfacce web. Attenzione: non significa che questi lavori spariranno, ma che molte delle attività su cui oggi perdono ore potranno essere risolte velocemente con l’aiuto di un cervello artificiale. E dunque potenzialmente significa avere un risparmio di tempo utile per poter essere reinvestito in altre occupazioni.

L’impatto delle intelligenze artificiali generative coinvolge i più svariati settori e qualsiasi livello di salario. Programmatori e ricercatori, così come noi stessi giornalisti, saremo inevitabilmente toccati da questa rivoluzione. Meno toccati coloro che basano la propria professionalità sulla “critica”, come intellettuali, poeti, compositori di musica e traduttori. Ma chi non è per niente implicato in questa trasformazione sociale sono coloro che svolgono mansioni più che altro manuali. Agricoltori, chef, elettricisti, idraulici e macellai continueranno – secondo la ricerca – a lavorare come sempre hanno fatto. ChatGpt e altre intelligenze artificiali causeranno effetti su quei lavori più legati al progresso tecnologico. Per chi si affida alla propria forza fisica e alla creatività, la rivoluzione – almeno per il momento – non c’è.